Anche detta “l’isola delle 365 spiagge”, Antigua è una terra situata nell’omonimo stato di Antigua e Barbuda, un gioiello incastonato nell’America centrale caraibica che incanta i visitatori con la sua bellezza naturale e le sue acque turchesi.
Pianificare un viaggio in questo piccolo pezzo di paradiso richiede attenzione ai dettagli, per questo vediamo qual è il momento migliore per visitarlo, i suoi luoghi più imperdibili, le modalità di viaggio più convenienti e le motivazioni che rendono questo angolo di mondo una meta così affascinante.
Come e quando andare ad Antigua
Innanzitutto, il modo migliore per arrivare sull’isola è con l’aereo.
Tuttavia, se partite dall’Italia non esistono voli diretti, ma solo voli con almeno uno scalo a Londra o in aeroporti del Nord America. La durata del viaggio è di circa 12 ore, di più se si contano i tempi dello scalo. Una volta arrivati ad Antigua, il modo più consigliabile per spostarsi è con la macchina prevedendo un autonoleggio, o con i taxi. Infatti, sull’isola sono presenti servizi di trasporto, ma sono poco efficienti e percorrono piccole tratte. Anche considerando che molto probabilmente si viaggerà con compagnie aeree diverse, per un viaggio “fai da te” è consigliabile affidarsi a siti come aggregatori di offerte web per voli, hotel e autonoleggi che permettono agli utenti di confrontare prezzi e orari su un unico sito. Importante ricordare, inoltre, tutti i documenti e le informazioni necessarie per viaggiare verso Antigua e Barbuda.
In merito, invece, a quando è preferibile viaggiare verso questo gioiello caraibico c’è da considerare prima di tutto che le temperature sono sì piuttosto piacevoli durante tutto l’anno, ma nel periodo che va da giugno a novembre l’isola è caratterizzata da un caldo più afoso e dall’incremento delle piogge che potrebbero rovinare la vostra permanenza. Il periodo migliore per visitare l’isola, quindi, è quello che va da dicembre ad aprile, che presenta minori precipitazioni e temperature più piacevoli. Ad esempio, si potrebbe pensare di festeggiare il capodanno al mare, aspettando il primo dell’anno sulla spiaggia.
Perché visitare l’isola delle 365 spiagge e cosa vedere
Con le sue 365 spiagge di sabbia bianca, si dice una per ogni giorno dell’anno, l’isola è una meta imperdibile per chi è alla ricerca di un paradiso tropicale e di avventure esotiche. Con le sue acque cristalline offre un’esperienza irripetibile per gli amanti del mare e del relax, perché si presta ad attività come lo snorkeling e le immersioni, permettendo di esplorare le sue affascinanti barriere coralline ricche di fauna marina. Inoltre, il grande punto di forza dell’isola è che è adatta a tutti, a prescindere che i viaggiatori siano gruppi di amici, famiglie con bambini o coppie.
Le attività da svolgere su questo piccolo lembo di terra sono molte e non riguardano solo il mare, che però fa da padrone. Prima di tutto, quindi, vediamo quali sono le spiagge da non perdere:
- la Hermitage Bay Beach, con la sua sabbia bianca e l’acqua trasparente; qui non sono disponibili lettini o ombrelloni, tuttavia è circondata da una natura lussureggiante che offre abbondanti zone ombrose;
- la Dickenson Bay Beach, anch’essa dalla sabbia chiara e soffice e dall’acqua di un azzurro incredibile, questa volta fornita di ogni servizio tra bar, ristoranti, noleggio ombrelloni e lettini e persino un bar nel bel mezzo dell’acqua, il Kon Tiki Bar.
- Tra le tante spiagge da visitare, un giorno deve essere riservato ad una “gita fuori porta” alla vicinissima isola di Barbuda. Per arrivare è possibile affidarsi alla Carib Aviation che ha voli di circa 20 minuti da isola ad isola quasi tutte le mattine sul presto e i tardi pomeriggi. Una volta arrivati a Barbuda, si consiglia la visita alla Pink Sand Beach, la spiaggia dalla sabbia rosa e dall’acqua turchese.
Per quanto riguarda, infine, le attività non prettamente balneari, oltre alle attività acquatiche come lo snorkeling – facilmente disponibili in molte spiagge, possiamo consigliare un’esperienza unica e particolare che sull’isola è prevista ogni giovedì e domenica a partire dalle 16:30 locali, ossia un barbecue al tramonto a Shirley Heights, un bellissimo punto panoramico dell’isola che offre magnifiche vedute su English Harbour e Falmouth Harbour, altri due luoghi da visitare, scoprendo così anche la gustosa cucina locale che vanta influenze africane, spagnole, indiane, jamaicane e, essendo un’ex colonia britannica, anche inglesi.