“Un tragico errore, sincere condoglianze alla famiglia della vittima”. Con queste parole il questore di Arezzo ha espresso il suo dolore per la morte di un giovane tifoso laziale che si scontrava insieme ad altri, con alcuni tifosi juventini, nell’area di servizio di Badia al Pino, vicino ad Arezzo e a cui un poliziotto ha sparato, per errore?
Secondo il legale della famiglia Sandri non si è trattato di uno sbaglio, le sue parole, riferite ad alcuni giornalisti, non lasciano dubbi “E’ stato un omicidio volontario, abbiate il coraggio di scriverlo”. Lo stesso presidente del consiglio Prodi si mostra preoccupato, mentre il fratello della vittima dice: “Mi hanno ucciso il fratello con un colpo di pistola”.
Dopo l’accaduto è stata tempestiva la decisione della Federcalcio di rinviare la partita Inter-Lazio e a ritardare l’inizio delle altre partite di serie A di dieci minuti.
Ma la notizia del 26enne romano ucciso, è stata presto diffusa e sono sorti nuovi scontri in altre città dove si giocava. È il caso di Bergamo, dove la polizia è stata attaccata da tifosi del Milan e dell’Atalanta e due poliziotti sono rimasti feriti. Così la partita è stata prima sospesa e poi definitivamente rinviata.
Stessa situazione per la serie C1 Taranto-Massese, anch’essa rinviata a causa del lancio di oggetti dallo stadio contro la polizia.
Male anche a Milano dove, al seguito della sospensione della partita circa 200 ultras di Inter e Lazio hanno lanciato sassi contro il commissario di San Siro e poi hanno marciato verso la sede Raidi corso Sempione.
Insomma, ancora una volta emerge il lato negativo del calcio, quello fatto di scontri, morti, feriti: siamo letteralmente stufi di sentir parlare del calcio con continui fatti dolorosi di cronaca.
Dove è finito il vero gioco????……..